Protezioni anti-leccamento post-chirurgia

2016-07-06 21:01:42
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Quando il nostro amico quattrozampe deve affrontare un intervento chirurgico... calma e sangue freddo.

Tendiamo a focalizzare tutta la nostra ansia solo sull’operazione, ma ci scordiamo che poi che il processo di guarigione richiede altrettante cure e premure. 

Dunque manteniamo la calma e la forza necessaria a rassicurare il nostro fido, che dovrà affrontare questa sua esperienza, e prepariamoci a predisporre per tempo l’ambiente migliore per accoglierlo ed accompagnarlo nel delicato periodo di convalescenza post-operatoria.

 

A seconda dei casi e delle zone interessate, il veterinario ci raccomanderà di procurarci alcune “protezioni” come un collare speciale o una maglietta per impedire che il cane si giri e cerchi di leccarsi le ferite.

Qualche leccatina in sé non fa male, è vero, ma poi una tira l’altra, come le ciliegie, e l’insistenza costante finisce col togliere medicazioni e punti sino a riaprire e infettare la ferita. E non importa che un cane sia diverso dall’altro, o che abbia abitudini ben distinte: qualsiasi cane (o gatto) si lecca. Chi in modo più concitato ed evidente, chi in modo più tranquillo e nascosto, ma per istinto si lecca. Abituato in natura a pulirsi e a calmare pizzicori da parassiti con una bella leccata, per istinto cercherà di leccare e mordicchiare anche le ferite chirurgiche. Quando poi si avvia il processo di cicatrizzazione, è ancora peggio: si crea quel pruritino irresistibile che attirerà ancora di più mordicchiamenti e leccate.

 

Quindi armiamoci di pazienza. Se il medico ce lo chiede, “imbraghiamo” il nostro fido nei tutori protettivi e somministriamo gli antibiotici o i farmaci prescritti sino alla completa guarigione.

I collari protettivi o le magliette post-operatorie sono forse un po’ fastidiosi da indossare, ma dobbiamo avere le idee chiare: meglio piccoli disagi per brevi periodi che una convalescenza lunga, rischiosa e tormentata, fra possibili andirivieni dal veterinario per complicanze varie. Non metteremmo forse il gesso alla gamba rotta di un bambino solo perché il poverino non riuscirebbe a correre per un mese? Quello che serve serve, non cediamo a capricci e sguardi pietosi.

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Fonti: dott.sa veterinaria Manuela Chimera su ‘petsblog’


Tutori di protezione


COLLARE

Il più classico è quello “elisabettiano”, fatto come un grosso imbuto di plastica attorno al collo. Questo gli impedisce di girarsi, gli ostruisce un poco la visuale, ma per il resto consente al cane una vita piuttosto dignitosa. Un po’ fastidioso all’inizio, ma non così tragico. Se rimaniamo sereni e aiutiamo il nostro fido ad adattarvisi, magari lasciandogli più spazio e spostando gli ostacoli più difficili da superare, si abituerà nel giro di qualche giorno. I movimenti rimarranno un po’ goffi e impacciati, a causa della visuale limitata, ma potrà comunque continuare a fiutare, mangiare e bere dalla ciotola - larga e bassa - come prima.

Attenzione però, il collare elisabettiano deve essere della giusta lunghezza! Se ne compriamo uno più piccolo per timore che lo opprima troppo, il cane riuscirà a leccarsi lo stesso e non gli faremo certo un buon servizio.

 

Una variante del collare elisabettiano è quello a ciambella, in stoffa semirigida, morbida e flessibile, che si estende in larghezza, ma libera completamente la visuale e i movimenti. La sua flessibilità consente di attenuare l’impatto di eventuali urti contro mobile e pareti e consente che il soggetto possa sdraiarcisi sopra in tutta comodità.

 collare di protezione flessibile

 

collare protezione

 Comoda è anche la ciambella gonfiabile, meno invasiva, da portare per passeggiate o nelle ore di gioco.

collare gonfiabile di protezione




collare protezionecollare protezione

Oggi, però esistono in commercio anche collari protettivi in stoffa rigida, lavabili, traspiranti, ergonomici ed efficienti come il collare elisabettiano, ma molto meno invasivi. Essi impediscono i movimenti del collo per evitare che il cane si volti e si lecchi, ma non ostacola in alcun modo né la visuale né il muso per la prensione degli alimenti. In questo modo rimangono riparate la zona del torace, ventre, fianchi, zona perianale e parti della zampa anteriore (da spalla a gomito).

collari-tutori di protezione

 

MAGLIETTA / BODY

Se l’intervento è stato particolarmente delicato, se il cane (o il gatto) è particolarmente difficile da gestire, oppure più semplicemente se il padrone è troppo sensibile o ansioso per reggere alla vista di un collare, allora si può ricorrere ad un altro tipo di copertura per le ferite: la maglietta, o il body post-operatorio. Strumento efficace che ripara senza ostacolare i normali movimenti dell’animale.

Ne esistono di forma specifica per cani, facili e comode da indossare, con apertura lungo la schiena e parti imbottite per assorbire eventuali perdite da incontinenza o da normale evacuazione, oppure si può ricorrere al fai-da-te: una maglietta o una canottiera per i cani di taglia grande, o un body da neonato per cani di taglia piccola, tagliati opportunamente all’altezza della coda. Per chi desidera sbizzarrirsi con l’arte del riciclo, si possono anche riutilizzare tubolari di tessuto di ogni genere, come sacchetti di stoffa, gonne, o quant’altro ci possa venire in mente da avvolgere attorno all’addome e la schiena del cane come un cappottino. Basta ricavare le aperture al punto giusto per far passare testa, zampe, coda e poter aprire re richiudere in zona inguine. Persino un tubolare di garza potrebbe andare, tagliato nei punti giusti.

I body post-operatori già confezionati risolvono meglio il problema, già sagomati e suddivisi per taglia, mentre per il fai-da-te è necessario fare qualche prova prima di tagliare le forme giuste: sarà necessario fare attenzione a che il body non sia troppo stretto all’inguine e alle ascelle (perché non dia fastidio alle medicazioni e alle ferite e che non segni la pelle durante i movimenti), ma anche che non sia troppo largo e cadente, perché potrebbe essere facilmente morso o graffiato e ridotto a brandelli.

Purtroppo un cerotto e una fasciatura, da soli, non risolvono, non tengono. Senza protezioni, in poco tempo si staccano, si spostano, rischiando anche di venire mangiate. Meglio ricoprire con body protettivo, che sia fabbricato su misura, oppure ricavato da vecchie magliette poco importa, basta che sia funzionale. In ogni caso, utilizzare un tessuto in cotone, o comunque lavabile, poiché quando s’inumidisce va cambiato.

body pet

Body post-operatorio


maglietta pet maglietta pet

Maglietta igienica post-intervento






 

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