Incontinenza urinaria del cane (e del gatto)

2018-10-17 17:00:29
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Anche il nostro cane o il nostro gatto, come gli esseri umani, può soffrire di incontinenza.

Può essere dovuta a varie cause e interessare cani e gatti di ogni razza, sesso ed età, anche se in linea di massima possiamo affermare che il fenomeno è più frequente nei cani che nei gatti, nei soggetti femmine piuttosto che nei maschi, negli anziani piuttosto che nei giovani cucciolotti.

 

Come si presenta:

Questa patologia si presenta sotto forma di perdite involontarie di urina. Può essere “continua”, ovvero che avviene spesso nella giornata durante le fasi più critiche di pressione addominale come il gioco, l’abbaiamento, la passeggiata, lo sdraiarsi e il sonno; oppure può essere “intermittente”, poiché si verifica più di rado e solo in determinati periodi come durante il sonno; o infine “sporadica” e avvenire raramente e in modo discontinuo solo in alcuni momenti, di tanto in tanto.

 

Quali sono le cause:

      Anomalie congenite

Se il problema compare sin da cucciolotto, molto spesso si tratta di un’anomalia congenita dell’apparato urinario (es. presenza di megauretra; ectopia uretrale, dove il condotto reni-vescica non è correttamente posizionato, in questo caso possono innescarsi disfunzioni renali e infezioni; persistenza del setto paramesonefrico; stenosi del vestibolo vaginale; malformazioni renali; malformazioni dei genitali esterni)

      Cause neurologiche

Quando i nervi pelvici sono compressi, danneggiati o deteriorati, il sistema nervoso non funziona a dovere e la vescica si riempie in modo eccessivo. Normalmente la vescica si contrae, quando ha raggiunto un certo livello e fa viaggiare lo stimolo ai recettori pressori sulle pareti della vagina. Lo stimolo pressorio viaggia poi attraverso i nervi periferici, il midollo e l’encefalo, e se alcune di queste componenti non funziona bene, anche il processo urinario ne viene intaccato.

      Cause patologiche

Se in associazione con altri sintomi specifici, l’incontinenza può insorgere in conseguenza di altre patologie, come infiammazioni urinarie, calcolosi urinarie, diabete, piometra – degenerazione del tessuto uterino -, ipercalcemia, iperadrenocorticismo, malattie della prostata, cisti, neoplasie o cistite.

      Cause psicologiche

Può trattarsi di una reazione a vissuti di disagio e difficili relazioni sociali, specialmente se accadute nei primi anni di vita.

      Sterilizzazione e problemi ormonali

L’intervento di sterilizzazione può portare a squilibri ormonali o a un’alterazione dello sfintere uretrale.

Infatti, in alcuni casi, il venir meno degli ormoni sessuali (estrogeni) nel sangue provoca una perdita di tono muscolare nell’uretra e nel collo vescicale, riducendo così la capacità di trattenere l’urina. In altri casi, l’operazione può intaccare lo sfintere o l’apparato urinario, se in presenza di malformazioni anatomiche congenite.

Questo fenomeno interessa specialmente le femmine, perché l’uretra, il condotto che porta l’urina dalla vescica all’esterno, è più corta e più sensibile ai cambiamenti, e poi perché l’asportazione dell’utero lascia un vuoto che favorisce lo spostamento della vescica all’indietro (vescica pelvica), compromettendone la competenza.

      Complicazioni post-operatorie

Anche altri tipi di interventi chirurgici possono portare a forme d’incontinenza, più o meno lievi o passeggere, a seconda della gravità dell’intervento e della sensibilità del soggetto.

      Età

In tarda età la capienza della vescica può ridursi, il tono muscolare diminuire e il controllo degli sfinteri e dell’apparato urinario divenire meno flessibile ed efficace.

      Peso

Il peso corporeo può avere una certa influenza, dato che l’incontinenza si presenta più frequentemente in soggetti che superano i 20 Kg.

 

Diagnosi e trattamento:

Naturalmente è sempre bene rivolgersi a uno specialista, che effettuerà gli esami clinici del caso (esame sangue e urine, urografia, esami neurologici..).

 

L’incontinenza può presentarsi in forma lieve o passeggera, curabile, o difficile da trattare, a seconda delle cause, dell’età e della sensibilità dei soggetti.

         Per le perdite causate da interventi di sterilizzazione o problemi ormonali esistono terapie ormonali che aumentano il tono dello sfintere (con qualche effetto collaterale sulle cagne più sensibili), oppure terapie farmacologiche che stimolano vescica e uretra per ottenere lo stesso aumento di tono dello sfintere. Esiste anche la possibilità di intervenire chirurgicamente per ricreare un ostacolo artificiale al passaggio dell’urina (es. uretoplastica con agenti volumizzanti, sfintere uretrale artificiale)

         Per le perdite dovute ad anomalie dell’apparato urinario è spesso possibile intervenire chirurgicamente, alle volte anche con il laser, a seconda dei casi (es. trattamento ectopia intramurale, colposospensione, cistouretropessi, protesi sfinteriche, spostamento craniale della vescica..).

         Per le perdite imputabili a cause neurologiche sarà necessario intervenire sulla patologia specifica, e, qualora il trattamento non sia risolutivo, si potrà ricorrere alle terapie indicate per problemi ormonali.

         Per l’incontinenza temporanea, imputabile a patologie e infiammazioni, si potrà rimediare con l’applicazione di panni assorbenti, in attesa che sopravvenga la completa guarigione della patologia diagnosticata.

         Per le perdite causate da età avanzata, infine, non sono consigliabili nè interventi chirurgici nè farmacologici specifici, visto che i tessuti si fanno più delicati e lassi in modo progressivo nel tempo. Meglio provvedere con panni assorbenti studiati appositamente per cani, da quelli semplici a tappetino a quelli anatomici da indossare in massima libertà, come quelli dei bebè.  (link)

         Per perdite legate a cause psicologiche il percorso sarà naturalmente di altra natura, e mirrerà al ripristino di un clima di serenità e armonia. Questo il più delle volte implica una terapia comportamentale e, probabilmente, tanta pazienza, attenzione e.. dolci coccole. All’occorrenza potrannoo essere prescritti ansiolitici veterinari, oppure, se il medico è sensibile a sperimentazioni, a somministrazioni meno invasive quali calmanti a base di ferormoni, farmaci omeopatici, terapie aromatiche ambientali o Fiori di Bach per animali.

 

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Fonti:

https://www.albanesi.it/veterinaria/cane-incontinente.htm

http://www.istitutoveterinarionovara.it/unit%C3%A0-operativa-veterinaria-lincontinenza-urinaria





 

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