Quando Fido perde appetito

2018-02-05 17:27:55
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Ti è mai capitato di vedere il tuo cane recarsi un po’ svogliato alla sua ciotola preferita?

Invece di lanciarsi a tutto muso sulle sue crocchette vi si avvicina cautamente, le sniffa un poco e poi gira la testa e si guarda intorno… Può essere che un giorno Fido abbia un po’ meno entusiasmo, magari aveva già mangiato qualche stuzzichino e fatto poco movimento. Solo quando lo stato d’inappetenza di prolunga per almeno 24 ore, è il caso di iniziare a indagare meglio:

L’inappetenza può essere spesso indotta da cause esterne facilmente individuabili o da motivi di salute.

 

1 - cause esterne facilmente individuabili

 

Altre fonti di cibo

Il cane può aver avuto accesso ad altre fonti di cibo (es. spazzatura, ciotole per animali domestici a disposizione nel prato dei vicini, animali morti o scarti alimentari nel giardino o nell’ambiente circostante…):

>  Ispezioniamo bene il suo ambiente e rimuoviamo le “distrazioni”, verificando soprattutto che non abbia addentato qualcosa di potenzialmente pericoloso in quanto tossico o infetto (es. bocconcini/esche avvelenate per topi; escrementi; animali putrefatti e così via), in tal caso chiedere un consiglio veterinario.

 

Snack fuori-pasto

Possiamo aver esagerato nella somministrazione di snack e stuzzichini fuori-pasto:

>  Limitiamo la somministrazione di snack: un biscottino al mattino e uno alla serale o al pomeriggio, o comunque a distanza di almeno due ore dall’orario dei pasti principali. Solo un piccolo premio in caso di addestramento, ma meglio preferire una carezza in più e uno snack in meno.  

 

Pasti troppo vicini fra loro nel tempo

Forse gli stiamo offrendo pasti troppo ravvicinati nel tempo, che non gli danno modo di digerire e smaltire le energie.

>  L’ideale sarebbe fornire 2 pasti nell’arco della giornata, a distanza di circa 8 ore l’uno dall’altro, sempre accompagnati sempre da acqua fresca e pulita da bere.

 

Dosi troppo abbondanti

Le nostre dosi potrebbero essere troppo abbondanti:

>  In base all’età, all’attività e alla razza, ogni soggetto può presentare esigenze differenti. Le dosi giornaliere consigliate nelle tabelle sull’alimentazione sono solo indicative: proviamo a ridurre di parecchio la razione, aumentandola progressivamente solo dopo aver constatato un crescente entusiasmo ed appetito.

 

Il cane spiluzzica, mangia poco (o troppo?)

Quando il cane spiluzzica solo pochi bocconi ed è abituato a lasciare gran parte del cibo nella ciotola, non ci permette di capire se e quanto mangia. Forse è Fido ad essere inappetente o forse siamo noi a dargli troppo cibo, riempiendo troppo spesso la ciotola, in modo irregolare.

>  Per riportarlo alle salutari abitudini delle due dosi di pasto principale al giorno, alcuni addestratori suggeriscono di togliere il cibo avanzato di nascosto, senza farsi vedere, e di premiare con una coccola il cane ogni volta che termina tutta la sua razione. In questo modo il cane verrà gratificato solo quando finirà tutto il suo pranzo e avrà più fame nel pasto successivo, sino a che si riabituerà a mangiare tutta la sua porzione a pranzo e a cena. Ma ci vuole costanza e coerenza.

 

>  Per esperienza e comodità, alle volte può rivelarsi utile adottare anche un’altra “tecnica”: versiamo la nostra dose nella ciotola, e lasciamogli pure a disposizione gli avanzi. Ma rimaniamo coerenti e non cediamo alla tentazione di versargli altro cibo o avanzi più succulenti e diversi sino a che la ciotola non sarà vuota. In questo modo il cane capirà che dovrà finire sempre quello che “passa il convento” e finire tutta la sua razione, prima di meritarsi altri snack o nuovo cibo. Il cane stesso regolerà le proprie dosi di cibo in base alle sue reali necessità: se gli avremo dato troppo lascerà qualche avanzo, se avrà fame... saprà di certo come farcelo capire! L’importante è che, gradualmente, torniamo a concentrare i tempi di riempimento della ciotola nei due momenti dei pasti principali.

 

Cibo inadeguato, non gradito

Nonostante il cane, in natura, non sia solito andare tanto per il sottile e non necessiti di tutta la varietà di alimentazione degli umani, può essere che non gradisca il cibo che gli stiamo somministrando.

>  Valutiamo bene che non si tratti di un mero “capriccio” che riguardi il sapore, evitando di assecondarlo aggiungendo avanzi di cibi umani, spesso più saporiti, ma non sempre salutari*.

Se si tratta di cibo formulato appositamente per il cane, verifichiamo se la tipologia scelta sia corretta (consistenza, dimensioni dei bocconi in base alla taglia, ingredienti di qualità, freschezza...). Cambiamo marca o tipologia solo per ragioni concrete: evitiamo di inseguire i desideri del cane in una girandola di prove e di assaggini dai mille gusti, altrimenti potremmo ingenerare cattive abitudini e favorire un’eccessiva volubilità. Cerchiamo di scegliere un tipo di cibo e provare ad insistere un poco, se ritenuto adeguato, lasciandolo nella ciotola per un certo periodo, sino a che avrà fame a sufficienza per terminare la sua razione. Se dopo ripetuti tentativi il cane continuerà a rifiutarsi di mangiare, allora potremo passare ad un assaggio di un prodotto differente, sino a che avremo trovato quello giusto.

 

* spesso i bocconi più succulenti sono anche quelli meno salubri (troppo grassi, troppo salati/dolci, con troppi cereali…). Oltre che essere potenzialmente dannosi (difficoltà digestive, indebolimento sistema immunitario, allergie…) questi abituano il cane a sapori nuovi e differenti che lo allontaneranno maggiormente da quelli più equilibrati e bilanciati del cibo formulato per cane.  

 

Vita sedentaria, priva di stimoli

Il cane che svolge poca attività e conduce una vita troppo sedentaria ha sicuramente meno appetito: l’attività fisica favorisce la digestione e consuma quel po’ di energie tali da consentire un appetito ottimale.

Anche gli stimoli sensoriali e affettivi sono importanti, per il benessere del cane. L’inappetenza potrebbe diventare un segnale d’allarme che indichi quanto poco il cane si senta appagato.

>  Quindi via con carezze, gesti affettuosi, comandi meno imperativi (possiamo essere incisivi e coerenti senza essere aspri) e portiamo il nostro Fido un po’ fuori dalle quattro mura domestiche: una bella passeggiata dove poter fiutare in libertà e sentire l’aria fresca sulla pelle.

 

Caldo

Proprio come noi anche Fido, quando fa troppo caldo, magari d’estate, può perdere un po’ d’appetito.

>  Quando la temperatura è elevata, il nostro organismo ha più bisogno di bere che di ingerire calorie, è del tutto naturale. Quindi non c’è da preoccuparsi se per un periodo il cane mangerà un po’ meno, al primo fresco, l’appetito tornerà.

 

Cambiamenti, nuovi arrivi

Il cane può risentire psicologicamente di particolari cambiamenti, come il trasloco in un nuovo domicilio, un viaggio, la nascita di un bambino, o l’arrivo di un nuovo animale con il quale condividere le attenzioni del proprio padroncino.

>  Mostriamoci comprensivi, senza forzarlo. Stiamogli vicini e rassicuriamolo donandogli attenzioni e affetto. Se c’è un nuovo animale da compagnia, non concentriamo tutte le attenzioni sul nuovo arrivato, ma bilanciamo l’affetto. Meglio lasciare un periodo di ambientamento reciproco, durante il quale riservare a ciascuno spazi vitali e pasti separati.

 

2 – motivi di salute

 

Quando invece l’inappetenza è indotta da motivi di salute, è bene fare attenzione ai sintomi e ricorrere al veterinario per esami e cure. Vi possono essere varie cause:

 

Convalescenza, malattia, tarda età

Lunghe degenze, somministrazione di antibiotici, situazioni post-operatorie, o anzianità possono temporaneamente inibire il sistema digestivo e immunitario del cane, influenzarne l’umore, e ridurne l’attività fisica, portando a una forma di inappetenza.

 

Dolori e infezioni

L’appetito viene a mancare anche in caso di dolori e infezioni della più svariata natura: dal mal di stomaco o di fegato, all’insufficienza renale, ai calcoli, ai dolori ai denti, alle infezioni o dolori alla bocca; dalle patologie dell’esofago, dell’apparato digerente, dell’intestino o dell’apparato urinario alle reazioni cutanee a punture d’insetti o vaccinazione.

 

Difficoltà digestive, allergie alimentari

Alle volte, nei soggetti sensibili, la presenza di alcuni tipi di alimenti (cereali o ogm) possono determinare nel tempo difficoltà digestive più o meno gravi e reazioni allergiche.

I sintomi più comuni sono:

- pelle: prurito, arrossamenti, formazione di croste, caduta del pelo

- evacuazioni: diarrea, defecazione frequente (più di due volte al giorno), vomito

- otiti: infezioni alle orecchie

- affezioni alle ghiandole anali: prurito frequente nella zona delle ghiandole anali

- mutamenti comportamentali: cambiamenti dalle solite abitudini comportamentali (graffiamento, irrequietezza, ipersalivazione, insolita letargia, apatia…)

 

In questo caso l’inappetenza sarà imputabile alle mutate esigenze naturali dell’organismo quando è debilitato. Non forziamo il nostro Fido a mangiare più di quando si sentirà di fare. Pensiamo solo a curarlo per bene: una volta guarito, l’appetito tornerà.

 

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Fonti:

http://www.addestramentocaniblog.it/cane-non-mangia/

https://www.zampefelici.it/perche-il-mio-cane-non-mangia-5-motivi-frequenti/

https://www.albanesi.it/veter/perdita-di-appetito-nel-cane-anoressia.htm

http://www.animaliinsalute.com/2013/03/perdita_di_appetito_anoressia_nel_cane_cause_e_trattamento.html





 

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